In questo periodo di distanziamenti, mascherine e gel igienizzanti bisogna guardare in continuazione all'evolversi della normativa per capire cosa si può fare e cosa no, sia per quanto riguarda le attività produttive sia per quanto riguarda i momenti di svago e socialità.
Il coronavirus covid ha segnato duramente l’economia del nostro paese, e all'interno di quest’ottica i matrimoni, con tutto il loro corollario di cerimonie, ristoranti e festeggiamenti, sembrano fra le attività più segnate e allo stesso tempo regolamentate dal legislatore. Noi dello Studio Icona Wedding, in qualità di fotografi di matrimonio a Novara, studiamo e approfondiamo gli aspetti tecnici che ne regolamentano lo svolgimento. Come abbiamo detto più volte, il fotografo di matrimonio è l'unico che segue e accompagna gli sposi prima, durante e dopo il grande giorno; in particolar modo durante il matrimonio i fotografi saranno gli unici a essere al loro fianco per tutta la giornata.
In ogni caso, bisogna guardare fino al 14 luglio 2020, giorno fino al quale saranno operativi i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei presidenti di regione.
È infatti a questa doppia entità legislativa che bisogna guardare: in linea di massima il governo dà le direttive che valgono in tutta Italia, ma per certe cose rimanda a quello che possono decidere le regioni, all'interno delle quali ciascun comune può comunque dare ulteriori indicazioni specifiche.
Essendo noi fotografi di matrimonio a Novara, ci rifacciamo ovviamente sia alle linee guida statali sia a quelle regionali elencate dalla "Conferenza delle regioni e delle province autonome".
Per quanto riguarda i matrimoni, quello che può interessare maggiormente agli sposi sono le modalità di svolgimento della cerimonia e del ricevimento: diciamo subito che secondo quanto scritto nei decreti in vigore al momento, è possibile fare entrambe le cose: tenere una cerimonia con rito religioso o civile in presenza di più persone e organizzare il ricevimento (sempre con gli invitati).
Ovviamente bisognerà fare riferimento alle linee guida che riportiamo sotto.
Per quanto riguarda le cerimonie religiose, invitiamo il lettore a leggere lo scorso articolo del blog ( https://www.iconawedding.it/post/coronavirus-fotografo-matrimonio ) che dà una visione abbastanza chiara su come si possa svolgere il matrimonio a Novara in presenza del fotografo. In ogni caso il suggerimento è sempre quello di interpellare direttamente il sacerdote responsabile o la curia, per avere la certezza su come comportarsi. Lo stesso vale per le cerimonie civili, in base al luogo prescelto sarà bene chiedere al responsabile come intenderà consentire l'accesso e il posizionamento di sposi e invitati ed eventualmente quali altre misure saranno prese per garantire lo svolgimento a norma della cerimonia.
In linea di massima esistono alcune costanti comportamentali comuni a tutte le varie "aree" del matrimonio: l'adeguata informazione alle persone sui comportamenti da tenere, il dilazionamento degli ingressi, la misurazione della temperatura corporea, l'uso delle mascherine al chiuso (almeno quando non si è seduti al tavolo), la sovente igienizzazione delle mani, il distanziamento di almeno 1 metro fra le persone e la prevenzione degli assembramenti di persone.
Facendo riferimento alle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative" oltre alle indicazioni di carattere generale sono presenti indicazioni integrative specifiche per i banchetti nell'ambito delle cerimonie come i matrimoni.
Ecco di seguito l'elenco punto per punto tratto dal testo in questione:
Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento.
Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.
Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
I tavoli devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli ospiti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo.
Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.
È possibile organizzare una modalità a buffet mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto e prevedendo in ogni caso, per ospiti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.
Per eventuali esibizioni musicali da parte di professionisti, si rimanda alle indicazioni contenute nella scheda specifica (vedi sotto ndr). In ogni caso devono essere evitate attività e occasioni di aggregazione che non consentano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro.
Infine, guardando le linee guida generiche rivolte alla ristorazione, vi è l'invito a favorire il ricambio d'aria negli ambienti interni escludendo ove possibile la modalità di ricircolo dell'aria garantendo l'adeguata pulizia dei filtri. Leggiamo inoltre che "per i menù favorire la consultazione on-line sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettare abile dopo l'uso, oppure cartacei a perdere." Così anche gli utensili e i contenitori riutilizzabili saranno da evitare il più possibile qualora non fossero disinfettabili (saliere, oliere eccetera).
Per quanto riguarda la musica, apprendiamo la specifica regolamentazione per gli spettacoli musicali e per le rispettive prove.
Le linee regionali prendono in considerazione le esibizioni musicali tout court, arrivando quindi fino all'orchestra con il coro: è evidente che durante i matrimoni difficilmente saranno presenti tutti i componenti di un'orchestra sinfonica e del coro,
né probabilmente sarà riservato loro un palco come quello nelle sale da concerto, però sarà bene conoscere le linee guida generiche per adeguarle di volta in volta ai casi specifici. In ogni caso l'intenzione è sempre la stessa, ovvero mantenere le distanze di sicurezza, indossare la mascherina durante gli spostamenti, e usare barriere fisiche fra i musicisti laddove non sia possibile mantenere le distanze di sicurezza minime.
Vediamo quindi nel dettaglio le linee guida, avendo presente che saranno da adattare ai musicisti che effettivamente parteciperanno durante il matrimonio:
L’entrata e l’uscita dal palco dovrà avvenire indossando la mascherina, che potrà essere tolta durante l’esecuzione della prestazione artistica se sono mantenute le distanze interpersonali, e in maniera ordinata, mantenendo il distanziamento interpersonale, dando precedenza a coloro che dovranno posizionarsi nelle postazioni più lontane dall’accesso (in fase di uscita dal palco, si procederà con l’ordine inverso).
▪ I Professori d’orchestra dovranno mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro; per gli strumenti a fiato, la distanza interpersonale minima sarà di 1,5 metri; per il Direttore d’orchestra, la distanza minima con la prima fila dell’orchestra dovrà essere di 2 metri. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ Per gli ottoni, ogni postazione dovrà essere provvista di una vaschetta per la raccolta della condensa, contenente liquido disinfettante.
▪ I componenti del coro dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro e dagli altri soggetti presenti sul palco. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ Si dovrà evitare l’uso di spogliatoi promiscui e privilegiare l’arrivo in teatro degli orchestrali già in abito da esecuzione.
Questa è, più o meno, la situazione per quanto riguarda le cerimonie, i ricevimenti e gli spettacoli musicali durante il matrimonio alla luce delle normative temporanee redatte in ottica di contenimento della diffusione del coronavirus covid-19 sul territorio italiano. In ogni caso è bene tenere presente che seguire queste linee guida, è sì poco agevole ma è forse l'unico sistema per superare il prima possibile e nel migliore dei modi l’emergenza sanitaria degli ultimi mesi e il blocco economico del paese che ha pesato grandemente in particolare sul comparto matrimoniale cerimoniale: i sacrifici di oggi ci consentiranno di festeggiare meglio domani.
Il sito aggiornato del Governo:
Il sito aggiornato della regione Piemonte:
Le “Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative" della "Conferenza delle regioni e delle province autonome", tratto dal sito della regione Piemonte:
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